A.S.D. Drago Azzurro
Scuola di arti marziali tradizionali cinesi
Corsi di Taiji Quan - Bagua Zhang - DaoYin QiGong - Ginnastica posturale, benessere e antalgica
Padova - Noventa Padovana - Saonara - Tombelle - Venezia - Vigonovo
Seminario residenziale
24 e 25 aprile 2025
VAI...
Pagina pubblicata in data
4 dicembre 2024
Aggiornata il 5 dicembre 2024
La scelta di un "motto", di una frase capace di sintetizzare la visione della filosofia della scuola Drago azzurro ha richiesto una lunga riflessione, associata a un’approfondita e attenta ricerca.
Uno studio che ha portato alla fine alla definizione della seguente frase:
"Dissipa la nebbia della mente"
L’elaborazione del motto, ovviamente, non ha concluso né la riflessione né la ricerca sulla visione delle arti marziali e, di conseguenza, sulle attività e sulle iniziative proposte dalla scuola Drago azzurro.
L’illuminazione, se così si può definire, per l’elaborazione del motto è giunta dopo la lettura di un verso di un’antica poesia cinese del poeta 揭傒斯 jiē xīsī.
Una poesia caratterizzata da forti elementi visivi, immaginifica, come la gran parte della poesia antica cinese (basta pensare al "fenomeno" della poesia prodotta durante la dinastia 唐 táng).
Il poeta Jie Xisi (1274 – 1344) fu un letterato, un calligrafo e uno storico che visse durante la dinastia 元 yuán. Il suo nome di cortesia fu 曼碩 màn shuò. Nato a 富州 fù zhōu (nell’odierna provincia dello 江西 jiāngxī, contea di 豐城 fēng chéng).
La dinastia Yuan regnò sulla Cina tra il 1271 e il 1368. Fu fondata da Kublai Khan (忽必烈 hū bìliè), nipote di Gengis Khan (忽必烈汗 hū bìliè hàn).
Jie Xisi è oggi considerato uno dei quattro grandi poeti di questa dinastia. La sua opera fu caratterizzata da una profonda introspezione e da un forte legame con la natura. La sua poesia si distingue per l’uso di immagini vivide e simboliche, che riflettono sia la bellezza che la complessità della vita.
I suoi componimenti sono caratterizzati da descrizioni dettagliate di paesaggi naturali, che gli permettono di esprimere sentimenti di solitudine e nostalgia. Oltre che la ricerca di una propria identità e di un senso della propria esistenza.
Le immagini che utilizza nelle sue opere sono evocative. Creano un senso di connessione con il mondo naturale. Suggeriscono che la bellezza della natura può offrire un conforto e uno stimolo alla riflessione interiore.
I riferimenti valoriali che furono di Jie Xisi sono i medesimi che muovono la scuola di arti marziali tradizionali Drago azzurro. La scuola Drago azzurro fonda le proprie fondamenta nella visione daoista del mondo. Lo studio e la pratica del 太極拳 tàijí quán, del 八卦掌 bāguà zhǎng e del 導引 dǎoyǐn sono strumenti per un percorso di introspezione che possa portare a "liberare" la propria individualità e la propria essenza.
In particolare, sono strumenti per ritrovare la propria "naturalezza" così da entrare in armonia con il creato (il Dao).
La poesia che ha ispirato la nascita del motto è:
"Nell’estate di maggio, Wuchang è uno spettacolo da vedere dalla barca"
夏五月武昌舟中觸目
xià wǔ yuè wǔchāng zhōu zhōng chùmù.
Questo poesia è contenuta nel volume:
"Selezione di poesie della dinastia Yuan"
《元诗选》
yuán shī xuǎn
Opera redatta dal letterato 顧嗣立 gù sìlì (1669 – 1722), vissuto durante la dinastia 清 qīng (1644 - 1912).
La poesia è composta da quattro distici. Ogni distico è composto da due versi, ognuno a sua volta composto da sette caratteri.
Il distico è una strofa formata da una coppia di versi, solitamente legati da una rima, che trovano senso e completezza l’uno nell’altro.
In Cina il 對聯 duìlián (il distico) è anche esso stesso una forma tradizionale di poesia (composta, quindi, solo da due versi). Questi versi sono spesso appesi ai lati di porte o finestre durante le celebrazioni come, ad esempio, del Capodanno cinese.
Il poeta attraverso la poesia dipinge un quadro davvero vivido, che ritrae un preciso momento del mese di maggio: i primi giorni d’estate.
Nell’antica Cina l’estate iniziava indicativamente nei primi giorni del mese di maggio, fra il 5 e il 7 di maggio. L’inizio dell’estate fu identificato con l’inizio di un periodo chiamato 立夏 lìxià, un importante momento per l’agricoltura.
Le temperature cominciavano ad aumentare significativamente e le colture entravano nel loro periodo di crescita più intenso.
Durante la dinastia Han Occidentale, 西漢 xīhàn (206 a. C. – 24 d.C), fu introdotto un calendario chiamato 农历 nónglì per guidare l’attività dei contadini.
Questo calendario fu diviso in 24 periodi della durata di 15 giorni chiamati "termini solari". I "termini solari" furono associati al cambiamento di posizione della Terra sulla sua orbita intorno al Sole.
Il poeta si trova a bordo di una barca che sta navigando lungo il fiume Azzurro (in cinese conosciuto con il nome 長 cháng). La barca è in prossimità della città di 武昌 wǔchāng, sulla riva destra (sud-orientale) del fiume, di fronte alla foce del fiume 漢 hàn.
Della città di Wuchang oggi rimane memoria nel nome di uno dei 13 distretti (武昌区 wǔchāng qū) che compongono la città di 武漢 wǔhàn, la capitale della provincia di 湖北 húběi. Wuhan nasce, infatti, dalla fusione di tre città, una delle quali fu proprio la città di Wuchang.
La barca è governata da un barcaiolo tramite due remi. Si trova sulla poppa della barca e indossa un 蓑 suō, una sorta di "impermeabile" realizzato in paglia, per proteggersi dalla pioggia. L’autore della poesia descrive l’aprirsi e il chiudersi dell’impermeabile, sia a causa del movimento compiuto dal barcaiolo nel remare sia a causa del vento.
Le cime delle montagne verdi che emergono dalle nuvole che le avvolgono e che si fondono con la nebbia dovuta alla giornata piovosa, sono descritte come dei draghi di cui, quando volano attraversano le nuvole, si scorge solo la schiena che emerge dalle nuvole stesse.
Dalla prua della barca proviene il suono dell’acqua che giunge fino a poppa, mentre dalla riva del fiume giunge il suono di voci di persone anziane.
Il poeta è seduto sotto il tendalino di cui la barca è dotata. Il tendalino è chiuso sui quattro lati. Lui ascolta il suono della pioggia che cade sul tendalino e sull’acqua del fiume.
Per il poeta tutti questi suoni si fondono e si trasformano in una sorta di musica meravigliosa. Una musica che gli trasmette una sensazione di gioia. Il poeta descrive attraverso queste immagini una "scena di suoni" armoniosi, una scena gioiosa e intima.
La musica che il poeta sente, rompe la quiete e la tranquillità suggerite dalla descrizione del paesaggio nei versi precedenti, che descrivono una sorta di immagine sospesa nel tempo.
Tutto questo porta il poeta a spostare la tenda del tendalino per guardare il paesaggio, vede così due gabbiani bianchi che volano, "rappresentazione" dello stato d’animo di gioia che lui sta provando. Da uno stato di meditazione in cui si trova (lo stare chiuso dentro al tendalino ascoltando i suoni provenienti dall’esterno), il poeta è spinto verso la natura (lo scostare il tendalino per guardare il paesaggio), a guardare verso l’infinito della natura (indicato dai gabbiani che volano via lontani).
In sintesi, il poeta descrive un paesaggio "ovattato" (il fiume, la pioggia, la nebbia, le nuvole basse), chiuso nel tendalino si fa “cullare” dai suoni che gli giungono. Tutto questo favorisce uno stato di meditazione, di introspezione. Questo stato gli permette di vedere l’infinito del mondo naturale (rappresentato dai gabbiani bianchi che volano lontano). Per percepire il mondo naturale deve spostare la tenda, una sorta di schermo che impedisce di vedere ciò che va oltre il mondo "materiale", il mondo artificiale creato dall’uomo. La tenda rappresenta quel “filtro” che impedisce all’uomo di connettersi al mondo naturale.
Con una "manciata" di parole, con un linguaggio semplice, Jie Xisi descrive movimento e silenzio, suono e colore, montagne e fiume, distanza e vicinanza dipingendo un quadro vivo e colorato, carico di intesità emotiva. Capace di cogliere ciò che descrive quel senso di meraviglia che si prova quando si coglie l'immensità del creato.
Il motto della scuola Drago azzurro è si stato ispirato dalla poesia di Jie Xisi, ma in particolare da questo verso:
"Le cime delle montagne verdi che emergono dalle nuvole che le avvolgono sono come i draghi quando volano attraverso di esse."
青山如龍入雲去
qīngshān rú lóng rù yún qù
L’immagine di un drago che emerge dalle nuvole, il cui corpo si vede e non si vede perché ancora immerso in parte nelle nuvole, mi ha fatto pensare alla capacità di una mente "presente", di una mente consapevole. Capace grazie alla propria consapevolezza di dissipare la nebbia della non conoscenza. Di superare le proprie paure, i propri pregiudizi, i propri stereotipi. Una mente capace di interrogarsi sul mondo e sul senso della propria esistenza. È l’immagine della capacità di ricercare la propria vera natura che permette di entrare in comunione con il creato (il Dao).
Il verso che ha ispirato il motto dipinge un quadro che si pone agli antipodi di ciò che Francisco Goya ha rappresentato nella sua acquaforte intitolata “Il sonno della ragione genera mostri”.
Nella scuola Drago azzurro attraverso lo studio e la pratica delle discipline che propone si invita a spostare la tenda e dissipare la nebbia che impedisce di scorgere l’infinito.
Quell’infinito capace di dare un senso e un significato alla nostra esistenza.
夏五月武昌舟中觸目
兩髯背立鳴雙櫓,短蓑開合滄江雨。
青山如龍入雲去,白髮何人並沙語。
船頭放歌船尾和,篷上雨鳴篷下坐。
推篷不省是何鄉,但見雙雙白鷗過。
Nell’estate di maggio, Wuchang è uno spettacolo da vedere dalla barca
Alle mie spalle, due baffi in piedi e una coppia di remi, un corto suo sia apre e si chiude, piove sul fiume Cang.
Le montagne verdi sono come draghi che entrano nelle nuvole, chi ha capelli bianchi pronuncia parole rauche.
Da prua una canzone giunge a poppa, piove sul tendalino, sono seduto sotto di esso.
Sposto la tenda e non so dove mi trovo. Vedo passare una coppia di gabbiani bianchi.
"Nell’estate di maggio, Wuchang è uno spettacolo da vedere dalla barca"
夏五月武昌舟中觸目
xià wǔ yuè wǔchāng zhōu zhōng chùmù.
Alle mie spalle, due baffi in piedi e una coppia di remi,
兩髯背立鳴雙櫓,
liǎng rán bèi lì míng shuāng lǔ
un corto suo sia apre e si chiude, piove sul fiume Cang.
短蓑開合滄江雨。
duǎn suō kāi hé cāng jiāng yǔ
Le montagne verdi sono come draghi che entrano nelle nuvole,
青山如龍入雲去,
qīngshān rú lóng rù yún qù
chi ha capelli bianchi pronuncia parole rauche.
白髮何人並沙語。
Bái fà hérén bìng shā yǔ
Da prua una canzone giunge a poppa,
船頭放歌船尾和,
chuántóu fànggē chuánwěi hé
piove sul tendalino, sono seduto sotto di esso.
篷上雨鳴篷下坐。
péng shàng yǔ míng péng xià zuò
Sposto la tenda e non so dove mi trovo.
推篷不省是何鄉,
tuī péng bù xǐng shì hé xiāng
Vedo passare una coppia di gabbiani bianchi.
但見雙雙白鷗過。
dàn jiàn shuāngshuāng bái ōuguò
Pratica la tua conoscenza.
實履真知
shíjiàn zhēnzhī
Francesco Russo
NOTE SULLA TRASCRIZIONE FONETICA
Le parole in lingua cinese quando appaiono per la prima volta sono riportate in cinese tradizionale con la traslitterazione fonetica. A partire dalla seconda volta, la parola è riportata con il solo pinyin senza indicazioni degli accenti per favorire una maggiore fluidità della lettura dei testi.
BREVE PROFILO DELL'AUTORE
Francesco Russo, consulente di marketing, è specializzato in consulenze in materia di "economia della distrazione".
Nato e cresciuto a Venezia oggi vive in Riviera del Brenta. Ha praticato per molti anni kick boxing raggiungendo il grado di "cintura blu". Dopo delle brevi esperienze nel mondo del karate e del gong fu, ha iniziato a praticare Taiji Quan (太極拳tàijí quán).
Dopo alcuni anni di studio dello stile Yang (楊式yáng shì) ha scelto di studiare lo stile Chen (陳式chén shì).
Oggi studia, pratica e insegna il Taiji Quan stile Chen (陳式太極拳Chén shì tàijí quán), il Qi Gong (氣功Qì gōng) e il DaoYin (導引dǎoyǐn) nella propria scuola di arti marziali tradizionali cinesi Drago Azzurro.
Per comprendere meglio l'arte marziale del Taiji Quan (太極拳tàijí quán) si è dedicato allo studio della lingua cinese (mandarino tradizionale) e dell'arte della calligrafia.
Nel 2021 decide di dare vita alla rivista Spiralis Mirabilis, una rivista dedicata al Taiji Quan (太極拳tàijí quán), al Qi Gong (氣功Qì gōng) e alle arti marziali cinesi in generale, che fosse totalmente indipendente da qualsiasi scuola di arti marziali, con lo scopo di dare vita ad uno strumento di divulgazione della cultura delle arti marziali cinesi.
Problemi di giorni e orario?
Prenota una lezione a casa o in ufficio!
Le lezioni possono essere svolte nei Comuni di Dolo, Camponogara, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Fiesso d'Artico, Fossò, Mira, Mirano, Noventa Padovana, Padova, Pianiga, Piove di Sacco, Ponte di Brenta, Saonara, Stra,
Vigonovo e Vigonza.
Noventa Padovana - Parco Ex fornace
Da settembre a luglio
presso la barchessa del parco Ex fornace
Per venire a trovarci e provare i nostri corsi consulta la mappa su Google Maps
Clicca qui
Responsabile Safeguarding: Francesco Russo
E-mail: salvaguardia@dragoazzurro.it
Codice di condotta adottato (clicca qui)
A.S.D. Drago Azzurro Ⓒ2023 - | Informativa sulla privacy | Statuto dell'associazione | C.F. 90200030279 | Realizzato da BrioWeb Agenzia Marketing e Comunicazione